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10 settembre 2015 |
TORNA L'OPERA DEL MESE CON LA COLLEZIONE MARZOLI!
Domenica 13 settembre, alle ore 15:30, presso la White Room del museo di Santa Giulia, ritorna “L’Opera del Mese” con uno dei pezzi più importanti della collezione del museo delle Armi “Luigi Marzoli”, l’Armatura da cavaliere detta alla “Massimiliana”.
Il termine “massimiliana” indica le armature a piastre d'acciaio prodotte per lo più in area tedesca fra il 1510 e il 1535 circa, in uso nella cavalleria pesante rinascimentale. Eredi dell'armatura gotica, richiamano il panneggio degli abiti di corte, erano quindi funzionali a deflettere i colpi delle armi bianche, ma anche eleganti e rappresentative dello stato sociale di chi le indossava. Il nome deriva dall'imperatore Massimiliano I d'Asburgo (regnante tra il 1486 e il 1519) il cui gusto in fatto di armature determinò questo orientamento.
La “massimiliana” del Museo Marzoli, alta 186 cm, in acciaio temprato, è un raro esempio di questa produzione. Datata 1520, è ancora concepita secondo gli schemi quattrocenteschi, ma si distacca dalle precedenti armature pesanti e rigide per la sua maggior leggerezza (pesa 25/30 kg), che consente una buona mobilità sul campo e a cavallo.
Per la notevole tecnica esecutiva e l’accuratezza nei dettagli, l’armatura “alla massimiliana” rappresenta una preziosa testimonianza del “genio armigero” dei “poeti del ferro”, così come il Marzoli amava definire gli armaioli antichi.
Al termine della presentazione sarà possibile recarsi presso il museo delle Armi Luigi Marzoli per vedere l’opera e cogliere tutti i dettagli messi in evidenza dalla relatrice. La visita sarà consentita per tutto il mese di settembre. Si ricorda che al termine dell’incontro saranno timbrate le tessere fedeltà, che andranno esibite alla biglietteria del museo delle Armi per poter accedere a titolo gratuito alla visita dell’opera.
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Il Museo delle Armi “Luigi Marzoli”
L’Opera del Mese di Settembre, l’Armatura da cavaliere, detta alla "Massimiliana", proviene dalla ricchissima collezione esposta nel Museo delle Armi ospitato all’interno del Castello di Brescia. Il nucleo principale di questa collezione deriva dal lascito di Luigi Marzoli (1883-1965), imprenditore del settore meccanico-tessile di Palazzolo sull’Oglio, che generosamente donò al Comune di Brescia una raccolta di ben 1090 pezzi, tra i quali armature da cavaliere del ‘400, armi e armature da fanteria del ‘500, splendidi elementi rinascimentali per eleganti parate – da segnalare tra i molti pezzi esposti una straordinaria rotella da pompa con scene mitologiche – fino a giungere alle armi da fuoco che si affermano a partire dal XVII secolo, una delle più rinomate produzioni bresciane del tempo.
La collezione, che ha pochi confronti in Italia, è stata valorizzata dall’allestimento disegnato dagli architetti Carlo Scarpa e Francesco Rovetta, ma soprattutto dal fascino dell’ambientazione nel Mastio visconteo, di cui sono ancora visibili gli affreschi decorativi alle pareti.
Ma il Mastio riserva ben altre sorprese nella sua struttura: le indagini archeologiche riguardanti il colle Cidneo, su cui il Mastio fu edificato, hanno rivelato che l’area era già frequentata nella tarda età del Bronzo (IX secolo); con l’arrivo dei Celti il colle assunse una funzione di culto, mentre i Romani vollero che vi sorgesse un complesso fortificato. I visitatori del Museo delle Armi ne troveranno ampia traccia nei resti di una scalinata del grande tempio monumentale che qui sorgeva.