
Addossato alle pendici del colle Cidneo, in posizione scenografica nel piano urbano della città, il teatro dell’antica Brixia romana rappresenta ancora oggi uno degli illustri sconosciuti del panorama storico-artistico cittadino. Una serie di scavi sistematici e demolizioni, alternati a lunghi periodi di abbandono, si sono susseguiti dal 1823 al 2000 permettendo di ricostruire le vicissitudini che hanno interessato il monumento probabilmente fin dall’epoca augustea.
In particolare lo studio e l'accurata schedatura del materiale architettonico (architravi, cornici e capitelli di colonne e lesene), diviso in gruppi, e delle crustae marmoree ritrovate nell’area della cavea e della scenae frons (corpo scenico, comprensivo di pulpitum, il palcoscenico, e di parascenia o versurae, avancorpi laterali), opera della grande studiosa Giuliana Cavalieri Manasse, hanno permesso di ipotizzare l’esatta collocazione dei pezzi rinvenuti e risalire all’arco cronologico di riferimento.
Tra i capitelli figurati ve ne sono tre particolarmente interessanti: sul primo è visibile parte della figura di un guerriero (con corazza anatomica, elmo e balteo) e vittoria alata frammentaria, di cui restano solo le ali spiegate e il torso acefalo con il chitone; il secondo capitello presenta solo lo spigolo dell’abaco, con testa femminile che doveva costituirne la voluta; il terzo è un capitello di lesena frammentario con erote dai capelli lunghi e volto paffuto. Analisi stilistiche e la presenza, tra i marmi, del prezioso verde antico di Tessaglia hanno portato gli studiosi a riconoscere due fasi decorative che interessarono la scena del teatro: la prima di epoca flavia e la successiva di epoca severiana, tra la fine del II e l’inizio del III sec. d.C. Ipotizzando una columnatio su tre livelli, è stato possibile collocare con una certa precisione il capitello con guerriero e vittoria che doveva decorare il primo ordine della Valva Regia, per gli altri due si è ipotizzato solo che appartenessero alle Valvae Hospitales.
CAPITELLI CON GUERRIERO, VITTORIA ALATA, FIGURA FEMMINILE ED EROTE A BRESCIA
fine II – inizi III secolo d. C.
dal Teatro Romano
ora in Santa Giulia - Museo della città